DESCRIZIONE
Il Platibelodonte era un proboscidato vissuto nella seconda metà del Miocene, grosso quanto un elefante indiano.
Aveva quattro zanne molto particolari: le zanne superiori, molto più sviluppate nei maschi, erano di forma simile a quelle degli elefanti, seppur meno pronunciate. Le inferiori, costituite dagli incisivi inferiori, erano larghe e piatte, innestate su una mandibola di notevole lunghezza che sporgeva di parecchio rispetto alla mascella superiore e aveva la forma di una grande pala. Per anni i paleontologi hanno pensato che venissero utilizzate per dragare le sponde dei fiumi e le paludi, alla ricerca di vegetali teneri, e che venissero interamente ricoperte da una proboscide piatta che fungeva da labbro superiore. Lo studio del tipo di usura degli incisivi inferiori è più compatibile con un loro utilizzo per rimuovere la corteccia o tagliare vegetali coriacei, ed è dunque possibile che in realtà il Platibelodonte avesse una normale proboscide da elefante con la quale afferrava saldamente erbe e arbusti da strofinare sulla "pala" fino a reciderli.
I fossili meglio conservati di Platibelodonte sono stati rinvenuti nel deserto dei Gobi, in Mongolia, e in Cina, ma l'animale visse anche in Nord America, Europa orientale e Africa settentrionale.